C’è un linguaggio che viene prima delle parole.
È fatto di sguardi, sorrisi, risatine e mani che si cercano. È il linguaggio del gioco.

Giocare, per un bambino, non è solo divertimento: è il suo modo per dire “ci sono”, “ti vedo”, “mi fido”.
È il suo modo per comunicare con te, conoscerti, costruire piano piano un legame che durerà per sempre.


Quando si gioca, si cresce insieme

Pensiamo al gioco del cucù: nascondersi e ricomparire, tra risate e stupore.
È un gioco semplicissimo, ma racchiude tutta la magia dell’incontro. Il tuo bambino impara che anche se sparisci… torni. E questo lo aiuta a sentirsi al sicuro.

Ogni volta che giochi con lui, gli stai dicendo:
“Sono qui, con te. Ti vedo, ti ascolto, mi importa.”


Il gioco fa bene anche al cervello (oltre che al cuore)

Non serve un laboratorio per saperlo: quando un bambino gioca, il suo cervello si accende.
Scopre, prova, sbaglia, ride, ripete.
E così facendo impara – senza neanche accorgersene – tantissime cose: parole nuove, regole, emozioni, modi per stare con gli altri.

Giocare non è mai una perdita di tempo. È una palestra per diventare grandi, dentro e fuori.

Giocare insieme rafforza il legame

Quando ti siedi per terra con tuo figlio, quando entri nel suo mondo senza giudicare, succede qualcosa di speciale: vi incontrate davvero.

Il gioco diventa un ponte.
Un modo per capirsi, stare vicini, sorridere anche dopo una giornata storta.

Non servono giochi costosi o attività organizzate. A volte basta una scatola da trasformare in una casa, una coperta per fare una capanna, una vocina buffa per animare un pupazzo.


I superpoteri del gioco

👶 Stimola la fantasia e la creatività
🗣️ Aiuta a parlare, ascoltare, capire
💓 Insegna a gestire le emozioni
🧩 Sviluppa attenzione, memoria, logica
👭 Allena a stare con gli altri: rispettare i turni, collaborare, condividere

E la cosa più bella?
Tutto questo succede mentre si divertono. E magari… anche tu.


In conclusione: gioca con lui, gioca per lui

Nel caos delle giornate, tra pappe, lavatrici e corse, ricordiamoci questo:
il gioco è tempo di qualità puro. È presenza, amore, connessione.

Non è mai troppo poco, mai banale. Anche cinque minuti possono fare la differenza.

Perché il gioco è il modo più naturale – e potente – che abbiamo per dire a un bambino:
“Ti voglio bene. E sono qui con te.”

Per approfondimenti, leggi qui: https://www.savethechildren.it/blog-notizie/importanza-del-gioco-per-sviluppo-cognitivo-dei-bambini