Il momento in cui un bambino pronuncia la sua prima parola è magico. Ma il percorso che porta a quel traguardo è molto più lungo (e affascinante) di quanto si pensi. Come si sviluppa il linguaggio nei bambini? E, soprattutto, cosa possiamo fare per stimolarlo davvero?
In questo articolo, ti accompagniamo passo passo nel mondo della comunicazione nei primi anni di vita, con indicazioni scientifiche e semplici consigli da mettere in pratica ogni giorno.
Quando inizia lo sviluppo del linguaggio?
Anche se può sembrare strano, lo sviluppo del linguaggio inizia già nella pancia. Già intorno alla 24ª settimana di gravidanza, il feto è in grado di percepire suoni e intonazioni. Dopo la nascita, il neonato riconosce la voce della mamma e reagisce al tono, al ritmo e alla musicalità del linguaggio.
I primi mesi sono fondamentali: anche se non parlano ancora, i bambini ascoltano, assorbono, memorizzano. E stanno costruendo le basi per comunicare.
Le fasi principali (e naturali) del linguaggio
- 0-6 mesi – Lallazione e vocalizzi: il bambino sperimenta suoni, ride, “chiacchiera” con vocalizzi.
- 6-12 mesi – Prime sillabe ripetute: compaiono suoni come “ba-ba” o “ma-ma”, non sempre legati a significati.
- 12-18 mesi – Prime parole: iniziano a comparire parole semplici, spesso riferite a persone o oggetti familiari.
- 18-24 mesi – Esplosione del vocabolario: il bambino può imparare fino a 10 parole nuove al giorno.
- 2-3 anni – Prime frasi: inizia a costruire frasi semplici e a usare il linguaggio per esprimere desideri ed emozioni.
Ma cosa stimola davvero il linguaggio?
Non servono app, giochi parlanti o video educativi. Gli ingredienti che funzionano davvero sono molto più semplici (e umani):
👶 1. Parlare, parlare, parlare
La chiave è l’interazione. Parlare al tuo bambino con tono caldo, chiaro e lento, anche se non risponde ancora, aiuta a costruire familiarità con la lingua.
🧠 2. Rispondere ai suoi suoni
Quando il neonato “chiacchiera”, rispondigli! Questo dialogo a due vie stimola la comunicazione e rinforza l’idea che “parlare serve”.
📖 3. Leggere insieme
Anche se sembra piccolo, leggere ad alta voce aiuta a costruire il vocabolario e ad associare le parole alle immagini. Non serve capire tutto: conta il ritmo, la voce, la relazione.
🤲 4. Gesti, espressioni, contatto visivo
Il linguaggio non è solo fatto di parole. Anche i gesti, le espressioni facciali e il tono giocano un ruolo fondamentale. Ogni interazione è una lezione!
🚫 5. No all’eccesso di schermi
L’esposizione passiva a TV o tablet non favorisce lo sviluppo del linguaggio. Meglio il contatto diretto, anche solo per pochi minuti di qualità alla volta.

Ogni bambino ha i suoi tempi
Non tutti parlano presto, e va bene così. Alcuni bambini si concentrano prima sul movimento, altri sulle parole. L’importante è offrire uno spazio ricco di interazioni vere, senza pressioni.
Se però noti difficoltà persistenti (ad esempio, se a 2 anni non pronuncia alcuna parola comprensibile), può essere utile confrontarsi con un pediatra o un logopedista.
In conclusione
Lo sviluppo del linguaggio è un’avventura meravigliosa fatta di ascolto, contatto e relazione.
Come genitori, non dobbiamo “insegnare” a parlare, ma creare le condizioni giuste perché i bambini imparino a comunicare, a modo loro, un passo alla volta.
Parlare con loro, leggergli una storia, rispondere ai loro suoni: sono piccoli gesti che lasciano tracce enormi.
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